CIVITELLA – Sotto il peso della neve ieri è collassato il tetto dell’Abbazia di Santa Maria in Montesanto, preziosa costruzione benedettina, che ha subito un danno incalcolabile. Tra le opere danneggiate dal crollo c’è anche l’organo del ‘600. Nel drammatico evento, almeno una buona notizia, riferita dal sindaco di Civitella, Cristina Di Pietro: la tomba di don Ettore Di Filippo, che per anni è stato il sapiente custode dell’Abbazia, ospitata proprio al suo interno, è stata risparmiata dal crollo. Domani verranno effettuati i sopralluoghi da parte della soprintendenza per valutare con l’Amministrazione i primi interventi d’urgenza.
Questa mattina una squadra dei vigili del fuoco di Roma e una squadra di vigili ‘Saf’ della Regione Veneto, attualmente in servizio presso il Comando di Teramo, hanno effettuato il recupero di statue e oggetti sacri all’interno dell’Abbazia di Montesanto, nel comune di Civitella del Tronto dove il 18 gennaio, a causa della concomitanza del peso della neve e della scossa di terremoto, è avvenuto il crollo totale del tetto del plesso conventuale. L’intervento di recupero degli oggetti sacri è stato particolarmente complesso, a causa delle difficoltà per operare nell’ambiente ingombrato dai materiali della copertura crollati e dalla notevole massa nevosa caduta all’interno.
L’Abbazia di Santa Maria in Montesanto è un complesso religioso, un tempo monastico, appartenuto all’Ordine Benedettino e l’intero insediamento è formato dalla chiesa col titolo abbaziale interessata dal crollo, la casa monastica e la torre campanaria.
L’Abbazia rappresenta una delle realtà monumentali di maggiore interesse del territorio teramano e abruzzese, custodendo importanti memorie d’arte romanica.